Capraia informazioni
Unica isola di origine vulcanica e terza per dimensione fra quelle dell’Arcipelago Toscano, si è formata 9 milioni di anni fa.
L'isola è lunga circa 8km per 4km. ed ha un perimetro di circa 30km. Siamo a 64km da Livorno, 30 dall’Isola d’Elba e soli 30 dalla Corsica. Un traghetto giornaliero garantisce i collegamenti con Livorno.
L’abitato si suddivide in due zone, quella del Porto e il paese di Capraia in alto.
I residenti sono circa 300.
Le origini
L’antico nome greco dell’isola era Aegylon ma già Plinio il Vecchio la nominava Capraria (da Karpa = roccia) e infatti l’isola è un susseguirsi di rocce suggestive e coste scoscese a picco sul mare.
A sud, vicino alla punta dello Zenobito dove l’insenatura è tondeggiante ed in particolare a Cala Rossa, si vede bene l’origine vulcanica guardando la parete a tronco di cono e tutta la stratificazione lavica con colori alternati che vanno dal rosso al nero.
Flora e fauna
La vegetazione è prevalentemente di macchia mediterranea con cisto, erica, corbezzolo, lentisco e mirto ma non solo, di 650 specie floreali censite, il 3% è endemico e alcune specie sono rarissime specialmente quelle sull'isoletta di Peraiola (o isola dei gabbiani) come la Linaria capraria, la borragine nana e la Centaurea di Capraia.
La fauna terreste è rappresentata da conigli selvatici e mufloni, questi ultimi portati in tempi abbastanza recenti ma l’avifauna è ben più ricca; troviamo infatti il raro gabbiano corso oltre il gabbiano reale, il gheppio, la poiana, il falco pellegrino e il falco pescatore. Nei periodi di migrazione, molti uccelli si fermano sull’isola per la presenza di un piccolo bacino di acqua detto lo Stagnone, un vero e proprio laghetto circondato da ranuncoli d’acqua.
La storia
Abitata fin da epoca romana, come anche le altre isole dell’arcipelago, soffrì molto per le frequenti incursioni di pirati saraceni e turchi, fino a che nel XVI secolo i Genovesi non costruirono il Forte di San Giorgio a difesa di tutta la popolazione. In tempi moderni Capraia divenne una colonia penale agricola dismessa nel 1986.
Capraia fa parte del parco dell’arcipelago toscano dal 1996.
Attività
Trekking: l’isola ha sentieri ben segnalati e manutenuti per percorsi di tutti i livelli.
Snorkeling: le coste dell’isola accessibili da diverse calette o via mare, sono molto adatte per fare snorkeling soprattutto perché a Capraia l’acqua è molto limpida e ricca di vita fin dai primi metri.
Diving: a Capraia si possono fare bellissime immersioni. Dai suoi fondali puoi aspettarti acqua limpida come non mai, scenari emozionanti e tanto pesce che difficilmente si incontra altrove nel Mediterraneo e questo grazie alle normative che hanno regolato la pesca in apnea, nonché la pesca di superficie, generando una prodigiosa rivitalizzazione dei fondali. Si possono fare immersioni di vario livello e profondità ma anche in sito archeologico, su relitti o sulla secca di Monterosso detta cerniopoli per la massiccia presenza di simpatiche cernie che sembrano aspettare i sub.
Nautica: senz’altro consigliato un giro dell’isola via mare (noleggio imbarcazioni al Porto)
Luoghi d’interesse
L’ex colonia penale, Torre del porto, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa dell’Assunta, Chiesa di San Nicola, Chiesa e convento di S. Antonio (da poco concluso un notevole lavoro di restauro) e il Forte San Giorgio.
Curiosità
La Pro Loco ed il Comune di Capraia organizzano diverse manifestazioni durante tutto l’arco dell’anno e in particolare modo da aprile a fine ottobre che sono i mesi con maggior presenza turistica ma la manifestazione che non si può perdere è la sagra del totano (che in realtà è il calamaro) in ottobre con sfide fra pescatori, una gara di pesca e la sagra prettamente gastronomica; un modo simpatico e conviviale per chiudere la stagione.
A Capraia come su tutte le piccole isole, i bimbi sono liberi e gli animali domestici sono felici, basta un giorno e ci si conosce tutti, i ritmi rallentano e la vacanza rigenera. A Capraia si ritorna anche perché è un luogo esperienziale, un’isola adatta per tutte le stagioni anche in inverno quando la natura selvaggia e l’isolamento la rendono ancora più bella e affascinante specialmente per scatti fotografici imperdibili.
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